Massimo Carandente e Sabrina Fina si avvalgono della facoltà di non rispondere
Massimo Carandente e Sabrina Fina, i due palermitani accusati di avere avuto un ruolo nella strage di Altavilla Milicia, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere questa mattina nel corso dell'udienza di convalida del fermo davanti alla gip di Termini Imerese, Valeria Gioeli. L'accusa è di omicidio plurimo e soppressione di cadavere. I legali dei due imputati hanno dichiarato che i loro assistiti si dichiarano innocenti e che c'era una conoscenza con Giovanni Barreca, marito e padre delle vittime. La gip si è riservata la decisione sulla convalida del provvedimento e la conferma della custodia cautelare in carcere per i due accusati. Giovanni Barreca, muratore di 54 anni, è accusato di aver ucciso la moglie e i due figli prima di consegnarsi ai carabinieri. Un'altra figlia di 17 anni, che potrebbe aver assistito ai fatti, è riuscita a salvarsi. Le indagini dei carabinieri hanno rivelato che Barreca era ossessionato dalla religione e avrebbe ripetuto più volte agli inquirenti che la sua famiglia era posseduta da Satana. La pista della setta è una delle ipotesi al vaglio degli investigatori. Commenta la notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.
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