Le criptovalute sono diventate un mezzo per il riciclaggio e le transazioni illegali delle mafie e del terrorismo nel web
Le criptovalute, come il bitcoin, sono valute virtuali che permettono transazioni online senza controlli. Le organizzazioni criminali le utilizzano sempre più spesso per riciclare denaro sporco e finanziare attività illegali. Grazie alla tecnologia blockchain, le criptovalute offrono transazioni decentralizzate e anonime, rendendo difficile tracciare il denaro. Le mafie latinoamericane, come il cartello Jalisco New Generation e il cartello di Sinaloa, utilizzano il bitcoin per riciclare denaro proveniente dal traffico di droga. Anche la 'ndrangheta e la camorra in Italia hanno utilizzato le criptovalute per le loro attività illegali. Le criptovalute sono scarsamente regolamentate e molti Stati non hanno controlli stringenti, facilitando le transazioni transfrontaliere. L'Unione europea ha iniziato a prendere provvedimenti per combattere il riciclaggio di denaro tramite criptovalute, ma ancora molto resta da fare. In Italia, le forze dell'ordine hanno pochi strumenti per contrastare questi crimini finanziari. La cooperazione internazionale tra le autorità giudiziarie e le forze di polizia è essenziale per combattere l'uso illecito delle criptovalute da parte delle mafie e del terrorismo. L'evoluzione del panorama crittografico richiede un equilibrio tra innovazione e ordinamento per garantire un uso responsabile delle criptovalute e ridurre gli usi illegali.
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