Beni archeologici di grande valore confiscati dalla Dia
Anfore di epoca tardo romana e un basamento di marmo con scene mitologiche sono stati sequestrati dalla Dia a un trafficante internazionale di opere d'arte legato al defunto boss Matteo Messina Denaro. Il Tribunale di Trapani ha emesso il decreto nei confronti del trafficante, già coinvolto con Cosa nostra e la mafia di Castelvetrano. Emergono indizi sulla sua pericolosità come trafficante internazionale di reperti archeologici, confermati da collaboratori di giustizia. Le opere saranno affidate alla Soprintendenza per renderle fruibili alla collettività.
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