Intervista a Giuseppe Sabella sul tentativo di rilanciare la ex Ilva
I soci di Acciaierie d'Italia, Arcelor Mittal e Invitalia, stanno trattando la loro separazione. Oggi scade il termine per raggiungere un accordo che eviti l'amministrazione straordinaria. Tuttavia, ieri sera si è registrata una rottura tra le parti e la ex Ilva si avvia al suo secondo commissariamento. Giuseppe Sabella, direttore di Oikonova, spiega che le parti si sono divise sul punto dell'aumento di capitale proposto da Invitalia per assicurare la continuità produttiva. Arcelor Mittal ha rifiutato l'offerta. Nonostante ciò, Sabella ritiene che la partita non sia finita e che il governo farà di tutto per evitare il commissariamento. Si aspettano colpi di scena nella giornata di oggi. Sabella ipotizza che si troverà una soluzione, magari con un impegno a liquidare le quote rimanenti dei Mittal entro qualche anno. Il rapporto con i Mittal è iniziato bene, ma si è complicato nel tempo. Mittal ha avuto difficoltà a far funzionare l'impianto di Taranto e ci sono state controversie con il governo italiano. Sabella ritiene che si tratti del fallimento di un progetto industriale, anche per le responsabilità della politica. Si ipotizza che Arvedi possa subentrare ad Arcelor Mittal per avviare una produzione decarbonizzata di acciaio, ma ci sono anche altri player che potrebbero essere papabili. Il governo dovrà impegnarsi per rendere conveniente l'impresa per il nuovo partner privato. Commenta la notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.
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