Il Ministero degli Esteri interviene dopo le immagini scioccanti dell'udienza
Dopo le immagini scioccanti di Ilaria Salis incatenata durante l'udienza per l'aggressione a due neonazisti a Budapest, la Farnesina ha convocato l'incaricato d'Affari della Repubblica di Ungheria chiedendo che a Salis sia accordato "al più presto un regime di custodia cautelare in linea con la normativa europea incluse misure alternative alla detenzione in carcere". Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha dichiarato: "Questa volta mi sembra si sia ecceduto. Sul rispetto della persona non possiamo transigere". Tajani ha definito i trattamenti riservati alla detenuta "inammissibili e sproporzionati rispetto alle esigenze procedurali e non in linea con la direttiva comunitaria su detenuti in attesa di giudizio". L'Ungheria è sovrana e Salis deve essere processata lì, ha ribadito Tajani. L'ambasciatore d'Italia in Ungheria si recherà dal ministro della Giustizia del governo ungherese per affrontare il caso. Gli avvocati italiani della donna hanno avuto un incontro con l'ambasciatore e il console onorario d'Italia a Budapest. Tajani ha sottolineato che il processo non lo decide il governo, la magistratura è indipendente, ma è importante verificare se sono state rispettate le regole. La Farnesina ha chiesto che vengano rispettate tutte le norme che riguardano la tutela dell'imputato. Tajani ha ribadito che, per quanto sulle condizioni carcerarie dignitose non si possa transigere, Salis deve essere processata in Ungheria.
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