L'esperto del Cnr spiega quando e dove colpiscono di più
Siamo in estate, il periodo in cui i fulmini rappresentano il massimo pericolo. Secondo l'esperto del Cnr Isac di Bologna, Sante Laviola, in Italia si contano milioni di fulmini ogni anno. I mesi di luglio e agosto sono quelli in cui si concentra la maggior parte di questi fenomeni. Nel 2018, ad esempio, solo ad agosto sono stati registrati circa 3 milioni di fulmini. Nel 2022, invece, sono stati oltre due milioni. Nel 2023, i fulmini sono stati 4 milioni e 300mila, con la massima concentrazione a luglio. Laviola spiega che i fulmini sono maggiormente connessi alle grandinate o ai temporali, quando le nubi sono cariche di ghiaccio. Questi fenomeni diventano più violenti in estate, quando le nubi si dispongono verticalmente in atmosfera e possono raggiungere anche i 10 chilometri di quota, riempiendosi di ghiaccio. L'esperto sottolinea che specchi d'acqua, montagne, alberi e boschi sono le situazioni più a rischio per la caduta di fulmini. In caso di temporali, è consigliabile mettersi al riparo in una struttura chiusa, come un bar, uno stabilimento balneare o un'automobile che scherma dai fulmini. Laviola avverte che i fulmini costituiscono un pericolo reale, provocando scariche elettriche forti e folgorazioni istantanee. Anche se non si viene colpiti direttamente, è importante prendere le dovute precauzioni.
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