Clamorosa svolta nel caso della militante milanese
Una clamorosa svolta nel caso di Ilaria Salis: il tribunale di seconda istanza ungherese ha accolto il ricorso presentato dai suoi legali, consentendole di uscire di cella e andare ai domiciliari a Budapest. Dopo oltre 15 mesi in carcere con l'accusa di aver aggredito militanti di estrema destra, la 39enne insegnante e attivista potrà finalmente lasciare il carcere della capitale ungherese. Il provvedimento prevede l'utilizzo del braccialetto elettronico e diventerà esecutivo una volta pagata la cauzione. Il padre di Ilaria si è detto entusiasta della decisione, ma resta cauto fino alla sua effettiva liberazione. I suoi legali italiani e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, si sono uniti alla gioia per la notizia, sottolineando che la battaglia di Ilaria continua nonostante la liberazione.
Non ci sono commenti