Operazione interforze contro il sepolto di rifiuti speciali
Un imprenditore campano è stato posto agli arresti domiciliari per inquinamento e disastro ambientale. Secondo le indagini, ha sepolto ingenti quantitativi di rifiuti speciali in una cava dismessa nel Parco Metropolitano delle Colline di Napoli. L'uomo avrebbe realizzato una discarica abusiva sversando illegalmente un volume di rifiuti pari ad almeno 146.000 – 176.000 metri cubi, incluse notevoli quantità di amianto frantumato. Questa condotta ha alterato l'equilibrio naturale del sito, mettendo a rischio l'inquinamento di una zona densamente urbanizzata. Gli autocarri e le macchine delle società a lui riconducibili sono stati sequestrati, per un valore di circa 1 milione di euro. L'imprenditore era già stato rinviato a giudizio per l'omessa bonifica della stessa cava, con un sequestro di tre milioni di euro a suo carico. L'area doveva essere bonificata, ma invece è stata trasformata in una discarica illecita.
Non ci sono commenti