Una tragedia ha sconvolto Ravenna, dove una madre ha deciso di mettere fine alla sua vita portando con sé la sua piccola figlia di soli sei anni. Il drammatico episodio è avvenuto due giorni fa, nel condominio di via Dradi, e ha lasciato la comunità in uno stato di profondo dolore. Sul luogo si è formato un tappeto di fiori, orsacchiotti e messaggi d'affetto per ricordare la piccola Wendy.
La madre, di nome Giulia Lavatura, è attualmente ricoverata in ospedale a Cesena, ma fortunatamente non è in pericolo di vita e potrebbe essere dimessa a breve. Secondo quanto riferito dal suo avvocato, Massimo Ricci Maccarini, ha subito una lesione alla colonna vertebrale che però non ha compromesso la funzionalità delle sue gambe e braccia. Dopo una settimana di osservazione al Bufalini, i medici decideranno quale sarà il suo ulteriore trattamento sanitario.
Nel frattempo, la Procura ha disposto l'analisi del sangue prelevato dal corpo della bambina per verificare se la madre le avesse somministrato dei calmanti prima di compiere l'atto estremo. Durante l'interrogatorio, Giulia ha negato categoricamente di averle somministrato sostanze, e il suo avvocato ha dichiarato di crederle, sottolineando la sua sincerità su tutti gli altri fatti. La questione ora è stabilire se ci sia stata una premeditazione, che potrebbe comportare una condanna all'ergastolo per la donna.
La difesa, tuttavia, sostiene che Giulia soffra di una malattia mentale che l'ha resa incapace di intendere e volere al momento del tragico gesto. Secondo l'avvocato Maccarini, non possono essere adottate misure cautelari nei confronti della sua assistita, in quanto non deve essere punita ma curata e assistita.
Questa tragedia ha scosso profondamente la comunità di Ravenna, che si stringe attorno alla famiglia della piccola Wendy in questo momento di grande dolore. Invitiamo i lettori a commentare la notizia qui sotto e a condividerla con i propri amici per diffondere la consapevolezza sui problemi legati alla salute mentale.
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