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Omicidio fuga finestra Cisterna Latina

La ricostruzione degli omicidi, l'interrogatorio dell'assassino e la fuga avventurosa per salvarsi

Cronaca
15/02/2024

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Desyrée Amato è riuscita a fuggire due volte dalla furia omicida del suo ex fidanzato. Prima si è rifugiata in bagno, poi nella camera della sorella. Ma la sua salvezza è passata da una finestra, l'ultimo spiraglio per restare in vita. Dopo essersi nascosta dietro una legnaia, ha chiesto disperatamente aiuto. Nel frattempo, l'ex fidanzato ha confessato di aver sparato "due colpi di grazia a Renée", la sorella che si era fatta scudo con il corpo per proteggere Desyrée, perdendo la vita. Il quadro di quanto accaduto in quella casa di campagna di Cisterna di Latina comincia a delinearsi. Il finanziere Cristian Sodano ha ucciso madre e sorella di Desyrée con la sua pistola d'ordinanza. L'arma è stata trovata sul divano dell'abitazione dove il giovane si è fatto trovare dopo aver commesso l'atroce delitto. Durante l'interrogatorio, Sodano ha ammesso di aver litigato con Desyrée e di aver sparato. Ha anche rivelato di aver finito Renée con due colpi di grazia perché non voleva farla soffrire. Desyrée aveva da poco interrotto la sua relazione con Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza. La notte precedente all'omicidio, sembra che il giovane abbia dormito nella casa di Cisterna di Latina. Dopo un'ennesima lite, Sodano ha minacciato Desyrée con la sua pistola. La ragazza si è chiusa in bagno, mentre la madre e la sorella hanno cercato di proteggerla. Sodano ha aperto il fuoco, colpendo le due donne. Poi ha sfondato la porta del bagno. Desyrée è riuscita a fuggire nella camera della sorella e si è lanciata dalla finestra per nascondersi dietro una legnaia. Ha sentito altri due colpi di pistola, diretti sul corpo esanime di Renée. In stato di choc, Desyrée ha raggiunto un benzinaio poco distante per chiedere aiuto. Nel frattempo, Sodano si è diretto a Latina con la sua auto. È stato uno zio a convincerlo a costituirsi. Gli agenti della Squadra Mobile lo hanno trovato nella sua abitazione, accanto a lui c'era l'arma d'ordinanza usata per compiere gli omicidi. Sodano ha ammesso subito le sue responsabilità. Ora è in carcere, in attesa dell'udienza di convalida. Il vescovo di Latina, Mariano Crociata, ha espresso dolore e preghiera per le vittime. Ha sottolineato lo sgomento e l'impotenza di fronte a un gesto così terribile. La comunità si stringe al dolore dei familiari e amici di Nicoletta e Renée. Amare è dare vita, non toglierla.