La versione 2024 del calendario delle Forze armate entra nel bersaglio delle opposizioni
Il calendario dell'Esercito 2024 è al centro di una polemica politica che coinvolge le opposizioni. Il calendario, alla sua 27esima edizione, rende omaggio ai soldati che hanno preso parte alla Seconda Guerra Mondiale, ma per la minoranza politica rappresenta un tentativo di riabilitare il periodo fascista. La polemica si concentra sul titolo del calendario, che celebra l'Italia "prima e dopo l'8 settembre 1943", la data simbolo dell'armistizio con le forze alleate. Il Partito Democratico parla di "forte odore di revisionismo" e chiede il ritiro del calendario, mentre l'Associazione Nazionale Partigiani Italiani (Anpi) esprime la sua disapprovazione. Il Ministero della Difesa si difende, affermando che il calendario non intende riabilitare il fascismo, ma vuole evidenziare l'impegno e il valore degli italiani nella Guerra di Liberazione. Il calendario racconta le storie di dodici militari e delle loro imprese, ed è in vendita sia in libreria che online. Una parte del ricavato delle vendite sarà devoluta all'Opera nazionale di assistenza per gli orfani ed i militari di carriera dell'esercito. Commenta la notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.
Non ci sono commenti