Colloqui clinici in cella e test psicoattitudinali violati
Due psicologhe del carcere di San Vittore sono indagate per favoreggiamento e falso ideologico nel caso di Alessia Pifferi, accusata di omicidio volontario aggravato della figlia Diana. La polizia penitenziaria sta eseguendo perquisizioni nei confronti delle due professioniste. I consulenti della Procura hanno rivelato che i colloqui clinici avvenivano in cella con un ritmo frenetico, prima e dopo le udienze del processo. Inoltre, i test psicoattitudinali sono stati realizzati in violazione dei protocolli. Gli psichiatri consulenti hanno criticato l'operato delle psicologhe, sostenendo che hanno adottato un atteggiamento difensivo anziché fornire una descrizione clinica. Le due psicologhe sono accusate di manipolare l'imputata. La perizia psichiatrica per valutare la capacità di intendere e volere della donna sarà depositata a fine febbraio. L'avvocato della difesa ha sottolineato il grave ritardo mentale di Pifferi, evidenziato dagli esiti della relazione delle psicologhe.
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