Istat rivela i prodotti alimentari con maggior crescita dei prezzi
Secondo l'Istat, nel periodo 2019-2023 alcuni prodotti alimentari hanno registrato un aumento significativo dei prezzi. Tra questi, lo zucchero ha subito un incremento del 64,8%, seguito dal riso con il 50,0% e l'olio d'oliva con il 42,3%. Anche la pasta secca (40,1%), il burro (36,5%) e il latte intero (21,9%) hanno visto un aumento dei prezzi. Durante una conferenza stampa a Roma, il responsabile del servizio Istat, Alessandro Lunetti, ha spiegato che solo il 10% dei prodotti nel paniere ha registrato una diminuzione dei prezzi, mentre oltre la metà (5,1%) appartiene alla categoria degli Altri beni. Tra i prodotti con la maggiore flessione dei prezzi, gli smartphone (-36,7%). Nel periodo considerato, più di un quinto del paniere (22,6%) ha evidenziato aumenti superiori al 20%. Di questi, circa la metà (10,9%) appartiene al settore dei Beni alimentari e circa un quarto (5,4%) al settore dei Beni energetici. Secondo le stime, nel dicembre 2023 l'indice nazionale dei prezzi al consumo aumenterà dello 0,2% su base mensile e dello 0,6% su base annua. In media, nel 2023 i prezzi al consumo registreranno una crescita del 5,7%, rispetto all'8,1% del 2022. Escludendo gli energetici e gli alimentari freschi, l'inflazione sarà del 5,1% (+3,8% nell'anno precedente), mentre escludendo solo gli energetici sarà del 5,3% (+4,1% nel 2022). L'Istat ha sottolineato che il rallentamento dell'inflazione è principalmente dovuto ai prezzi dei Beni energetici regolamentati, che hanno subito una flessione dal -34,9% al -41,6%.
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