Convocato per intercettazioni su armi in Ucraina e Crimea
L'ambasciatore tedesco in Russia, Alexander Graf Lambsdorf, ha lasciato oggi il ministero degli Esteri senza rivolgere una parola ai numerosi cronisti presenti. I media russi avevano riferito che fosse stato convocato dal ministero degli Esteri dopo la diffusione di un'intercettazione nella quale alcuni ufficiali militari tedeschi discutevano di armi in Ucraina e dei missili tedeschi a lunga gittata Taurus, e di un possibile attacco al ponte che unisce la Crimea al territorio russo. Il governo tedesco ha negato che l'ambasciatore sia stato convocato per queste intercettazioni, affermando che la visita fosse stata pianificata da tempo. Il ministero della Difesa tedesco ha dichiarato di essere in fase di indagine su come sia stato possibile che una conversazione tra alti ufficiali tedeschi sia stata intercettata e divulgata dai russi. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito che la consegna di missili all'Ucraina non è in discussione e che Berlino non vuole un coinvolgimento diretto nella guerra. La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha minacciato la Germania di "conseguenze terribili", definendola "non del tutto denazificata".
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