Il 12% del commercio mondiale passa attraverso questa rotta
Da oltre un mese, le milizie yemenite stanno attaccando le navi nel Mar Rosso, mettendo in crisi il commercio globale. Questa rotta è fondamentale per il commercio mondiale, poiché attraverso di essa passa il 12% del commercio mondiale, per un valore di 1,2 trilioni di dollari l'anno. Inoltre, un terzo del traffico mondiale di container e il 40% del commercio Asia-Europa passano attraverso questa rotta. Anche il 12% del petrolio mondiale e l'8% del gas naturale liquefatto (GNL) vengono trasportati attraverso il Canale di Suez. A causa dei rischi nell'area, le navi da trasporto delle principali compagnie mondiali hanno deviato le rotte a sud del Capo di Buona Speranza, aumentando i costi e i tempi di arrivo delle merci. Gli attacchi delle forze Houthi continuano, con due missili lanciati contro una nave statunitense nel Mar Rosso. Secondo un'analisi di Confindustria, il traffico nel Mar Rosso è calato del 55% a causa degli attacchi, con un aumento dei costi del 92%. Questa situazione rappresenta un serio rischio per le importazioni italiane, poiché il trasporto navale in queste acque riguarda quasi il 16% delle importazioni italiane di beni. L'Italia si è dichiarata pronta a partecipare a una missione europea nel Mar Rosso insieme a Francia e Germania. Il ministro degli esteri Antonio Tajani ha ribadito la disponibilità italiana in una missione europea durante un colloquio telefonico con l'omologo egiziano. La situazione nel Mar Rosso sta avendo effetti negativi sul commercio estero italiano, secondo Confindustria. Bankitalia ha segnalato i rischi per le importazioni italiane a causa degli attacchi nel Mar Rosso.
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