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Ben Gvir suscita sdegno a Gerusalemme.

Ministro israeliano marcia su Al Aqsa chiedendo diritto di preghiera ebrei

Esteri
13/08/2024

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Martedì 13 agosto, Itamar Ben-Gvir, ministro israeliano della Sicurezza nazionale e esponente della destra suprematista religiosa e nazionalista, ha compiuto una provocatoria marcia sul complesso della moschea di Al Aqsa, noto ai musulmani come la Spianata delle Moschee e agli ebrei come Monte del Tempio. Questo gesto ha scatenato proteste internazionali, poiché viola le regole di uno dei siti più sensibili del Medio Oriente. La situazione è particolarmente delicata, con l'invadenza israeliana a Gaza e la minaccia di rappresaglie iraniane per gli omicidi mirati del leader di Hamas e di un comandante Hezbollah. "Siamo contrari a qualsiasi tentativo di cambiare lo status quo dei luoghi santi", ha dichiarato il vice portavoce delle Nazioni Unite, Farhan Haq, sottolineando che questo comportamento è inutile ed eccessivamente provocatorio. Anche il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha condannato l'azione di Ben Gvir, definendola un palese disprezzo per lo status quo storico dei luoghi sacri di Gerusalemme. Ben Gvir ha affermato che la sua politica è di consentire la preghiera, mentre i suoi seguaci, in gran parte ortodossi, si prostravano a terra e cantavano festosamente. La fondazione religiosa giordana che gestisce il sito ha riferito che circa 2.250 ebrei sono entrati nel complesso. Capo di uno dei partiti nazionalisti religiosi nella coalizione di destra del primo ministro Benjamin Netanyahu, Ben Gvir si è scontrato spesso con altri ministri meno estremisti per le sue richieste di permettere la preghiera nel complesso di Al Aqsa, fonte di ripetuti conflitti con i palestinesi e il mondo islamico nel corso dei decenni.