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Giustizia in Alabama: azoto puro per condannato.

L'esecuzione tramite maschera provoca indignazione

Esteri
24/01/2024

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La Corte Suprema americana ha respinto la richiesta di impedire domani all'Alabama di giustiziare per la prima volta in Usa attraverso l'uso di azoto puro un condannato per omicidio, Kenneth Smith, sopravvissuto a un'iniezione letale fallita nel 2022. I giudici si sono rifiutati di ascoltare la tesi dei suoi legali, secondo cui un secondo tentativo di esecuzione - dopo i trami causati dal fallimento del primo - violerebbe le protezioni dell'ottavo emendamento della Costituzione contro punizioni crudeli e inusuali. L'esecuzione di Kenneth Eugene Smith, condannato in via definitiva nel 1996 alla pena di morte per l'omicidio di una donna commissionatogli dal marito nel 1988, è ora prevista per domani 25 gennaio e sarà la prima dell'anno negli Stati Uniti, dove nel 2023 ne sono state eseguite 24, tutte con il metodo dell'iniezione letale. I medici che hanno visitato l'uomo, gli hanno riscontrato sintomi di insonnia, depressione e angoscia legati all'esecuzione andata male più di un anno fa, che gli aveva procurato enormi sofferenze per circa quattro ore. A questo punto la sentenza può essere ancora rinviata, se verrà accolto il ricorso presentato anche alla corte d'appello, ma le speranze sembrano ridotte al minimo: se non arriverà lo stop entro domani a Smith verrà sigillata al volto una maschera che gli farà inalare azoto, elemento presente nell'aria ma che allo stato puro provoca il soffocamento. Il rischio è che l'agonia possa durare molti minuti. L'esecuzione di Smith tramite una maschera che emette azoto, è stata definita “una cosa assolutamente orribile” da Volker Turk alto commissario Onu per i diritti umani, che ha paragonato questo metodo di esecuzione a una forma di "tortura".

Fonte: (Hugo Burnand/Casa Reale 2024 via AP)