L'arringa della difesa affidata all'avvocato Tal Becker, consulente legale del Ministero degli Esteri israeliano
"Non vi è alcuna base per le affermazioni del Sud Africa contro Israele. Anzi. Non è stata presentata alcuna prova a riguardo, solo l'evidenza di una guerra difensiva morale come nessun'altra". Le parole del ministro degli esteri israeliano Katz risuonano nell'aula a l'Aia al termine delle arringhe del team di difesa israeliano. Secondo il ministro "quando si tratta di Israele sembra che i doppi standard di alcuni paesi del mondo gridino al cielo" e si è detto fiducioso che "la denuncia sia respinta" e che la "giustizia prevalga".
Ieri nella prima udienza il ricorso con le accuse formulate dal Sudafrica alla Corte internazionale di giustizia (ICJ) riconosciuta dall'Onu, un centinaio di pagine in cui lo Stato africano chiede di fermare le operazioni militari contro Hamas nella Striscia di Gaza, e che ora vede alla sbarra lo Stato democratico del Medio Oriente guidato dal leader di estrema destra Bibi Netanyahu, qualora venisse condannato rischierebbe la sua reputazione a livello mondiale.
Israele ha assoldato legali tra i più importanti. L'arringa della difesa è affidata all'avvocato Tal Becker, consulente legale del Ministero degli Esteri israeliano, che respinge l'accusa di genocidio e ha parlato di interpretazioni grossolanamente distorte da parte del Sudafrica. "Il richiedente cerca di minare il diritto intrinseco di Israele di difendersi e di rendere Israele indifeso", ha detto Becker. Becker ha invitato i giudici a respingere la richiesta del Sud Africa di un'adeguata misura di emergenza da parte dell'ICJ. L'avvocato israeliano Malcolm Shaw ha anche affermato che la corte non ha l'autorità, ai sensi della Convenzione sul genocidio, di ordinare al paese di fermare le sue operazioni militari.
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