Le t-shirt con l'immagine simbolo di Trump diventano virali dopo l'attentato
Le magliette con l'immagine simbolo di Donald Trump che agita il pugno con il volto rigato di sangue mentre gli agenti dei servizi segreti lo portano via dal palco di Butler erano già in vendita qualche ore dopo l'attentato, disponibili per pochi dollari sulle principali piattaforme di e-commerce cinesi come Taobao e JD.com. E da lì, rapidamente, anche sulle bancherelle e i negozi di souvenir delle città americane. Un rivenditore di Taobao di 25 anni ha dichiarato al South China Morning Post di aver ricevuto più di 2.000 ordini appena tre ore dopo averle messe in vendita. La maggior parte delle richieste proveniva dalla Cina e dagli Stati Uniti. "Sarà sicuramente un successo, non c'è bisogno di fare previsioni, perché Trump ha davvero molti fan", ha dichiarato alla Reuters Zhong Jiachi, 28 anni, proprietario di un negozio di abbigliamento su Douyin, la versione cinese di Tiktok. "Bullet proof" (a prova di proiettile) si legge su una maglietta in vendita in un negozio di Wildwood in New Jersey; "Sparare mi rende più forte", recitava un'altra secondo gli screenshot che sono circolati online. E tutte le t-shirt utilizzano una delle foto che hanno immortalato il momento già diventato storico. Tra queste, lo scatto realizzato dal fotografo dell'Associated Press Evan Vucci, diventato subito immagine di copertina che racconta e sintetizza in una unica inquadratura il tentato assassinio dell'ex presidente degli Stati Uniti. Il rapper Kurt Jantz, conosciuto come Forgiato Blow, grande sostenitore di Trump, ne indossava una ieri alla convention repubblicana di Milwaukee con la scritta "Impeached, arrested, convicted, shot, Still standing" (Imputato, arrestato, condannato, colpito, ancora in piedi). T-shirt come quella sono vendute da venditori non ufficiali in tutto il Paese. Tuttavia, già lunedì, molte magliette non erano più facilmente reperibili sulle piattaforme online cinesi: una ricerca di "Trump T-shirt" su JD non dava alcun risultato, mentre su Taobao ne venivano fuori altre. In alcuni casi, riporta Associated Press, le t-shirt si potevano trovare cercando con la chiave Chuan Jianguo, il soprannome cinese di Trump che risale all’epoca del suo mandato da presidente. Chuan è la traduzione di Trump, mentre Jianguo - che significa "costruire un Paese" - era un nome patriottico in voga negli anni '50 e '60 nella Repubblica Popolare. Un soprannome ironico affibbiato al tycoon che, secondo un'opinione diffusa in Cina, ha in effetti aiutato l’economia del Paese durante il suo mandato, nonostante la retorica aggressiva. In effetti, gli imprenditori cinesi fanno da tempo affari d'oro con il “brand” Trump: gran parte del suo merchandising durante la campagna del 2020 era stata prodotta a Yiwu. Non è chiaro perché le magliette siano sparite, ma è noto quanto l'internet in Cina sia strettamente controllato e come la censura operi per rimuovere regolarmente i contenuti considerati “sensibili”.
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