La tecnica di esecuzione che solleva dubbi e incertezze
La morte di Kenneth Smith, condannato alla pena capitale per un omicidio commesso nel 1988, dovrebbe arrivare nel giro di qualche minuto, ma nessuno sa cosa accadrà e quanto durerà l'esecuzione. La "maschera di azoto", una tecnica considerata crudele anche dai veterinari, verrà utilizzata per soffocare il condannato. L'azoto, un elemento inodore e incolore, presente normalmente nell'aria, porterà alla saturazione totale dell'ossigeno, causando la morte per soffocamento. Tuttavia, ci sono rischi: se la maschera non sarà sigillata perfettamente, potrebbe lasciare passare ossigeno, prolungando l'esecuzione. Inoltre, l'azoto potrebbe lasciare il condannato in uno stato vegetativo invece di ucciderlo. Una bassa concentrazione di ossigeno può provocare conati di vomito, che potrebbero portare alla morte per soffocamento. La morte dovrebbe sopraggiungere nel giro di qualche minuto, quando la macchina cardiaca collegata a Smith indicherà una linea piatta. In caso contrario, l'azoto verrà somministrato per altri quindici minuti. Questa tecnica solleva dubbi e incertezze, poiché potrebbe violare i principi delle Nazioni Unite che vietano punizioni disumane. Commenta la notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.
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