Il raid in zone dello Yemen controllate dai ribelli dopo l'attacco a una petroliera britannica
Le Forze del Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) hanno confermato di aver distrutto un missile antinave degli Houthi nello Yemen, pronto per essere lanciato nel Mar Rosso. Il raid è avvenuto il 27 gennaio intorno alle 3.45 ora di Sana'a. Secondo il comunicato di Centcom, il missile rappresentava una minaccia imminente per i mercantili e le navi statunitensi nella regione. Le forze USA hanno individuato il missile in aree controllate dagli Houthi e lo hanno colpito e distrutto. Prima dell'attacco, gli Houthi avevano lanciato un missile balistico contro la petroliera 'Marlin Luanda' nel golfo di Aden, vicino al Mar Rosso. L'attacco ha causato danni, ma non ci sono stati feriti. Gli Houthi, sostenuti dall'Iran, hanno rivendicato di aver lanciato oltre 200 droni e 50 missili contro navi occidentali nel Mar Rosso dal 19 novembre scorso. Il loro obiettivo è arrecare danni economici a Israele e sostenere i palestinesi nella Striscia di Gaza. Inoltre, un missile lanciato contro la nave da guerra statunitense USS Carney nel Golfo di Aden è stato intercettato e distrutto dalle forze USA. Gli Houthi sono la principale forza militare e istituzionale dello Yemen da dieci anni e controllano la capitale Sana'a e vaste regioni del centro e del nord. Hanno dichiarato il loro sostegno ad Hamas durante la guerra tra Israele e Hamas e hanno minacciato di colpire ogni nave diretta verso Israele o partita da lì. Gli attacchi degli Houthi hanno portato gli Stati Uniti a creare una coalizione marittima per proteggere gli interessi di Israele e la libertà di navigazione nel Mar Rosso.
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