Il presidente russo critica il comportamento di Kiev e parla della situazione in Ucraina
Mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky fa il suo intervento a Davos rafforzando la richiesta di mezzi per raggiungere la superiorità aerea dell'esercito di Kiev, il presidente russo Vladimir Putin ha parlato con i capi dei distretti amministrativi e poi alle agenzie di stampa del Paese. Putin ha affrontato vari temi inerenti la guerra in Ucraina, criticando il “comportamento stupido” da parte di Kiev di rifiutare i negoziati. "L'Ucraina si rifiuta di negoziare con la Russia, idioti, tutto sarebbe finito da molto tempo" ha detto il presidente russo. Secondo Putin, le forze ucraine bombardano le regioni russe vicine al confine con lo scopo di "distogliere l'attenzione della popolazione e dei loro sostenitori dal fallimento completo e assoluto della cosiddetta controffensiva". Putin ha poi aggiunto che “L'esercito ucraino ha fallito la propria controffensiva e se questa dovesse continuare la sovranità dello Stato potrebbe essere messa in discussione”. L'iniziativa nel conflitto in Ucraina è "totalmente nelle mani delle forze armate russe" e se ciò continuerà "lo Stato ucraino potrebbe subire un colpo irreparabile". Il capo del Cremlino ha anche criticato quello che secondo è lui è il decadimento dei valori dell'occidente in contrasto con i "valori umani del nostro popolo” che “noi ci impegneremo a difendere”. Nel suo discorso ha affermato che molti russi emigrati all'estero in passato sono impazienti di tornare in patria, perché "nei paesi occidentali ormai si trovano sempre più spesso bagni comuni tra uomini e donne e altre cose del genere" ed in questo clima “è difficile crescere dei figli”.
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