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Scambio prigionieri tra Russia, USA e Occidente.

Dettagli sui detenuti coinvolti e le implicazioni politiche

Esteri
01/08/2024

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Un maxi-scambio di ostaggi tra Russia, USA e paesi occidentali ha portato alla liberazione di detenuti russi e occidentali. L'operazione è stata incentrata sul ricatto del Cremlino, che cercava da anni di ottenere la restituzione di Vadim Krasikov, un agente-sicario del Gru, l'intelligence russa, condannato per l'omicidio di un dissidente. Mosca ha arrestato un ex marine e un giornalista, accusandoli di spionaggio e condannandoli a pesanti pene detentive. Washington aveva lavorato a un accordo che avrebbe incluso anche Alexei Navalny, ma purtroppo è morto. Il consigliere per la sicurezza nazionale americana ha escluso che lo scambio abbia legami con la guerra in Ucraina. Sono stati liberati detenuti russi accusati di spionaggio e hackeraggio, mentre dall'Occidente sono stati liberati oppositori politici e giornalisti. L'operazione segna una vittoria politica per Joe Biden e Kamala Harris, ma è un brutto colpo per Donald Trump. Putin dimostra lealtà ai suoi agenti arrestati, ma potrebbe aver liberato oppositori che potrebbero rianimare l'opposizione russa in esilio. Il cancelliere tedesco potrebbe pagare la reazione dell'opinione pubblica per la sua decisione. Non sono stati pagati soldi per lo scambio. Commenta la notizia qui sotto e condividila con i tuoi amici.