Il ministro della giustizia Carlo Nordio spiega gli sforzi fatti per la detenuta in Ungheria
Il ministro della giustizia Carlo Nordio ha dichiarato che lo Stato italiano sta facendo il possibile per Ilaria Salis, una cittadina italiana detenuta in Ungheria. Nordio ha sottolineato che oltre duemila cittadini italiani sono detenuti all'estero e che il governo si impegna per ciascuno di loro. Tuttavia, ha anche precisato che ci sono limiti dovuti alla sovranità della giurisdizione straniera. Nordio ha incontrato il padre di Ilaria due volte e ha assicurato che non sono mai stati lasciati soli. Tuttavia, il padre ha chiesto al giudice ungherese di considerare le garanzie offerte dallo Stato italiano per gli arresti domiciliari, ma questa richiesta è stata considerata irricevibile. Nordio ha spiegato che un ministro italiano non può interferire con le decisioni di un giudice straniero. Inoltre, il ministro ha chiarito che non è possibile chiedere gli arresti domiciliari presso l'ambasciata italiana in Ungheria. Il padre di Ilaria, Roberto Salis, si è detto furioso per come sono andati gli incontri con i ministri e ha dichiarato che l'ultima speranza è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ilaria è detenuta a Budapest da quasi un anno con l'accusa di aver aggredito degli estremisti di destra. Roberto Salis ha criticato la gestione del caso e ha affermato che anche con un altro governo le cose non sarebbero cambiate molto per sua figlia. Il ministro Nordio ha concluso dicendo che l'unica cosa che possono fare è assicurarsi che vengano rispettate le regole umanitarie ed europee sulla detenzione.
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