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Trattori bloccano Parigi, nuove proposte.

Premier Attal annuncerà misure per disinnescare la situazione

Esteri
30/01/2024

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La protesta degli agricoltori che bloccano Parigi con i trattori sulle autostrade è al suo secondo giorno e l'attenzione si sposta ora sul premier, Gabriel Attal, che dovrebbe annunciare nuovi provvedimenti per disinnescare la crisi, con la quale rischia di cominciare in salita il suo mandato da primo ministro. Attal potrebbe fare una serie di annunci durante il suo discorso di politica generale davanti al Parlamento, atteso per questo pomeriggio.

La mobilitazione dei trattori continua a ridursi in termini di ampiezza e partecipazione, con soltanto una cinquantina di blocchi stradali, quasi la metà di giovedì scorso. Eppure, tutti gli accessi a Parigi restano bloccati: secondo il direttore generale della Sanef (Autostrade di Francia), Ranaud Quémard, “tutti gli accessi alla capitale sono bloccati”. Sulla A1 da nord, sulla A4 da est, la A6 da sud e la A13 verso ovest, gli agricoltori hanno trascorso la notte nei loro trattori. A metà giornata, bloccate tutte le altre autostrade, la A10 nei due sensi, la A15 in direzione Parigi, la A5 e la A16.

Attorno a Parigi la circolazione resta quindi delicata. Gli agricoltori hanno organizzato un piano di turni per tenere duro fino a stasera, quando Attal avrà annunciato le nuove concessioni del governo. Se la situazione dovesse precipitare, un convoglio di trattori è già partito dal sud-ovest diretto alla capitale per bloccare Rungis, i mercati generali, dove continuano a stazionare decine di blindati della gendarmeria, dispiegati due giorni fa dal ministro dell'Interno, Gérald Darmanin.

La Commissione europea presenterà giovedì una proposta per una nuova deroga alle norme Ue rivolte agli agricoltori sulle quote minime di terreno da mantenere a riposo per avere accesso agli aiuti della Politica agricola comune (Pac). Lo ha annunciato un portavoce dell'esecutivo Ue. “Sulla base della minaccia percepita per la sicurezza alimentare” a causa della guerra in Ucraina, ricorda il portavoce, Bruxelles aveva già introdotto una deroga ai requisiti (in gergo, Bcaa 8) sui terreni a seminativo da lasciare a riposo. Ora, con le proteste degli agricoltori che montano in tutta Europa, una nuova deroga è all'esame.

Intanto, dalla Spagna arriva l’adesione degli agricoltori iberici, che hanno annunciato la volontà di unirsi al movimento di protesta europeo, convocando la mobilitazione in tutto il Paese. Le organizzazioni agricole Asaja, Coag e Upa hanno annunciato un calendario di protesta per chiedere un “cambio nelle politiche europee e un piano shock di interventi del governo a favore dei territori contro la crisi che vive il settore”. Lo riporta l'agenzia Efe sottolineando che le “proteste sono in linea con quelle degli altri agricoltori europei”.

Fonte: (Hugo Burnand/Casa Reale 2024 via AP)