Intervista al prof. Marco Re sull'innovativa tecnologia
L'installazione del sistema Neuralink su un uomo ha destato curiosità e allarmi. Il sistema N1 è un'interfaccia bidirezionale che permette di prelevare segnali dal cervello e di attuare azioni elettriche su di esso. Composto da tre parti - l'unità N1 impiantabile nel cranio, l'unità esterna di elaborazione dei dati e il robot R1 per la microchirurgia - il sistema offre potenzialità rivoluzionarie. La piattaforma N1, delle dimensioni di una moneta, preleva i segnali cerebrali tramite 1024 fili collocati dal robot R1. Questi segnali vengono poi processati e decodificati da una piattaforma esterna. Il robot R1, dotato di telecamere e tomografia OCT, posiziona gli elettrodi nel cervello con estrema precisione. Nonostante non ci siano particolari innovazioni scientifiche, la tecnologia di Neuralink rappresenta un upgrade tecnologico. Le applicazioni di questa tecnologia sono molteplici: miglioramento delle capacità cognitive, supporto a patologie come Alzheimer e Parkinson, ausilio a persone con disabilità motorie. Tuttavia, i potenziali rischi devono essere considerati e occorre definire confini etici e linee giuridiche. Inoltre, la geopolitica della tecnologia rappresenta una sfida, con la dipendenza da paesi come Taiwan e Corea del Sud. I paesi occidentali stanno cercando di riportare la produzione in sede nazionale. È necessario anche un impegno per attrarre studenti nel settore dell'ingegneria elettronica.
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