Dopo 33 anni di ingiusta condanna, finalmente libero
Beniamino Zuncheddu, ex pastore sardo, è finalmente un uomo libero. La Corte d'Appello penale di Roma ha stabilito, con la sentenza del 26 gennaio 2024, che Zuncheddu non ha commesso la strage di Sinnai dell'8 gennaio 1991, per la quale era stato condannato all'ergastolo. La Corte ha anche disposto l'invio degli atti relativi a tre presunte false testimonianze alla procura. Tra queste, quella dell'allora poliziotto che svolse le indagini e che mostrò a uno dei testimoni una foto di Zuncheddu, suggerendone la conferma del riconoscimento. Zuncheddu ha dichiarato: "Non provo rabbia perché sono vittime anche le persone che mi hanno accusato, non è colpa loro. Ma del poliziotto che fa parte della giustizia, dell'ingiustizia". Irene Testa, garante dei detenuti della Sardegna, chiede che Zuncheddu venga subito risarcito, per quanto possibile, di ciò che gli è stato tolto. Dopo 33 anni di ingiusta condanna, nessuno potrà restituirgli il tempo perso.
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