Decine di familiari chiedono la liberazione dei loro cari detenuti da Hamas
Decine di parenti degli ostaggi detenuti da Hamas hanno fatto irruzione in una seduta della commissione Finanze della Knesset, il parlamento di Israele, chiedendo ai deputati di fare di più per cercare di liberare i loro cari. Gli usceri del palazzo, solitamente pronti a espellere disturbatori o manifestanti, stavolta non sono intervenuti. Una donna ha mostrato le foto di tre membri della famiglia che erano tra le 253 persone sequestrate il 7 ottobre. "Solo uno vorrei che tornasse vivo, uno su tre!", ha gridato la manifestante dopo essersi intrufolata nella discussione della Commissione Finanze della Knesset. Altri manifestanti, vestiti con magliette nere, mostravano cartelli con scritto: "Non starete qui seduti mentre laggiù stanno morendo". In coro, hanno scandito: "Rilasciateli ora, ora, ora!". Moshe Gafni, presidente della commissione finanze, ha assicurato: "Faremo di tutto per far tornare a casa i bambini, i fratelli, le donne. Tornino a casa e tornino sani e salvi". I manifestanti sono poi stati allontanati dalla commissione, che tuttavia ha comunque sospeso i lavori.
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