Scintille in tribunale durante la testimonianza di Jean Carroll
Durante il processo per diffamazione in cui Donald Trump è imputato, il giudice del tribunale civile di Manhattan ha minacciato di espellerlo dall'aula. L'ex presidente ha ripetutamente ignorato il monito a non fare commenti ad alta voce durante la testimonianza della scrittrice Jean Carroll. Carroll è la prima testimone nel processo che dovrà stabilire l'eventuale risarcimento a suo favore per le affermazioni diffamatorie che Trump avrebbe fatto nel 2019 nei suoi confronti, dopo che la scrittrice lo denunciò per un'aggressione sessuale risalente al 1996. Il procedimento riguarda solo l'entità dell'eventuale risarcimento, poiché lo scorso maggio una giuria ha già accordato a Carroll la somma di 5 milioni di dollari di danni per l'abuso sessuale e altre affermazioni diffamatorie fatte dal tycoon. Durante l'udienza, la difesa di Carroll ha segnalato al giudice di aver sentito commenti udibili anche dalla giuria. Il giudice Lewis Kaplan ha avvisato Trump che il suo diritto di essere presente al processo sarebbe stato revocato se avesse continuato a disturbare il procedimento. Dopo un primo avvertimento, l'avvocato di Carroll ha lamentato che Trump stava continuando con osservazioni come "È una caccia alle streghe", "È una truffa", "Mente", "È falso". "Signor Trump, spero di non dover prendere in considerazione l'idea di escluderla dal processo", ha detto il giudice Kaplan in uno scambio con l'ex presidente, aggiungendo: "Capisco che probabilmente non vede l'ora che lo faccia". "Mi piacerebbe", ha ribattuto il tycoon con una scrollata di spalle. Successivamente, Trump ha attaccato Kaplan sul suo sociale network Truth, definendo il giudice come "ribollente e ostile" e "offensivo, scortese e ovviamente non imparziale".
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